db Magazine September 30, 2024

Nel 2024 le spese obbligate assorbono il 41,8% dei consumi delle famiglie italiane

Anche a causa delle spinte inflazionistiche, l’incidenza delle spese obbligate sui bilanci familiari rimane elevata, secondo l’Ufficio studi di Confcommercio.

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Le spese obbligate continuano ad assorbire una parte importante dei bilanci delle famiglie italiane, complici anche le spinte inflazionistiche che negli anni hanno avuto andamenti difformi.

Secondo un’analisi dell’Ufficio studi di Confcommercio sulle spese obbligate delle famiglie tra il 1995 e il 2024, per l’anno in corso la quota di queste spese sul totale dei consumi delle famiglie sfiora il 42%, attestandosi al 41,8%, con un incremento di oltre 5 punti dal 1995 a oggi.

Tale quota non sembra destinata a tornare al livello pre-Covid, quando era pari a circa il 40%. Secondo l’analisi di Confcommercio, su un totale di circa 21.800 euro pro capite di consumi all’anno, oltre novemila euro se ne vanno per le spese obbligate (348 euro in più rispetto al 2019); con la voce abitazione a fare la parte del leone (4.830 euro), al cui interno un peso rilevante - anche se in calo rispetto al 1995 - viene dall’aggregato energia, gas e carburanti con 1.721 euro.

Ad amplificare il peso delle spese obbligate è la dinamica dei prezzi che mostra una notevole difformità rispetto a quella degli altri beni e servizi: tra il 1995 e il 2024, l’indice dei prezzi degli obbligati (+122,7%) è cresciuto più del doppio rispetto a quello dei beni commercializzabili (+55,6%), dinamica influenzata anche da un deficit di concorrenza tra le imprese fornitrici di beni e servizi obbligati.