db Magazine April 14, 2023

Deutsche Bank e SACE sostengono la produzione alimentare locale in Angola

Finanziamento del più grande impianto automatizzato per il trattamento e l'estrazione di semi oleosi e olio in Africa.

dbpremium-magazine-Sace-Angola

Deutsche Bank annuncia la chiusura di un finanziamento decennale da 57 milioni di euro a sostegno della produzione alimentare locale nella Repubblica d'Angola. Garantito da SACE e dal Banco de Desenvolvimento de Angola (BDA), il prestito finanzierà un contratto di esportazione tra Andreotti Impianti Spa (Italia) e l'azienda locale Carrinho Empreendimentos SA (Angola) per la fornitura di un impianto "chiavi in mano" di trattamento semi oleosi ed estrazione olio con solvente completamente automatizzato.

L'impianto sarà il più grande del suo genere in Africa, con una capacità di lavorazione fino a 4000 tonnellate di soia o 2400 tonnellate di semi di girasole al giorno. La sua costruzione, parte del grande piano di sviluppo di un parco industriale agroalimentare nell’area di Lobito nella Provincia di Benguela, durerà circa due anni e si prevede che creerà circa 300 posti di lavoro diretti e migliaia di posti di lavoro indiretti legati alle piantagioni di soia e girasole. 

Questa transazione è il primo Individual Loan Agreement realizzato nell'ambito del Framework Export Credit Agreement firmato nel maggio 2019 tra Deutsche Bank, BDA e il Ministero delle Finanze dell'Angola per il finanziamento di progetti rilevanti per l’economia locale e con impatto positivo sull’economia, sull’offerta di beni e servizi e sull’occupazione locale, punto cardine del programma politico dell’attuale Governo.

Werner Schmidt, Global Head of Structured Trade Export Finance di Deutsche Bank, ha dichiarato: "Siamo orgogliosi di questa operazione, che arricchisce l'esperienza decennale di Deutsche Bank nel finanziamento di progetti di sviluppo in Africa. Il nuovo impianto sosterrà il percorso di transizione dell’economia locale da una posizione di dipendenza nell’approvvigionamento di materie prime alla creazione di processi alimentari a più alto valore aggiunto, riducendo così le importazioni di cibo e consentendo alla produzione locale di risalire la catena del valore".