db Magazine
August 18, 2022
Vacanze 2022: ecco come sono cambiate quelle degli italiani
App e siti di prenotazione sono serviti per confrontare i prezzi, risparmiare ed evitare il sovraffollamento. E anche per trovare strutture ricettive “green” o poco conosciute, lontane dalle rotte del turismo di massa.
Anche se per molti le vacanze non sono ancora finite, e per alcuni devono ancora iniziare, è già possibile tracciare un bilancio di questa prima estate post restrizioni legate alla pandemia.
Torna la voglia di viaggiare
Innanzitutto, è emerso molto chiaramente che l’allentamento delle limitazioni ha coinciso con una rinnovata voglia di viaggiare, di vedere il mondo e di stare insieme. I turisti internazionali sono tornati nel nostro Paese. E le più grandi città d’arte italiane, così come tutte le più belle spiagge della penisola, sono sold-out. Ma questo ha avuto anche dei risvolti negativi. Le notizie sul caos negli aeroporti europei, i bagagli smarriti e la lunga lista di cancellazioni di voli, anche a pochi minuti dalla partenza, infatti, hanno riempito le pagine di cronaca.
Vacanze digitali
Non solo. L’estate 2022 testimonia anche che la tecnologia ha assunto una rilevanza completamente nuova. Secondo un recente rapporto pubblicato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale (istituto di ricerca che riunisce Università, aziende e istituzioni che si occupano di digital trasformation) sono sempre di più gli intervistati che hanno dichiarato di aver fatto uso di app per la prenotazione di voli, hotel ma anche musei e ristoranti.
Non solo, infatti, il servizio di comparazione prezzi online ha permesso di risparmiare, ma è stato anche utilizzato per contrastare il fenomeno del sovraffollamento, ottimizzare gli spostamenti e garantire al tempo stesso il mantenimento delle giuste distanze sociali. Il digitale, poi, è venuto in aiuto per scoprire mete alternative, più autentiche e lontane dai circuiti del turismo di massa, supportando al tempo stesso anche i piccoli operatori locali.
I viaggiatori 2022 hanno apprezzato servizi che offrono via app un calcolatore delle emissioni aeree, con l’obiettivo di spingere gli utenti a scegliere il tragitto più “verde” e non solo quello più economico. Mentre i siti di prenotazione online di alberghi e appartamenti hanno incluso la voce “viaggi sostenibili” tra i filtri di ricerca: l’etichetta viene assegnata solo alle strutture che si impegnano a garantire determinati standard eco-friendly, come per esempio, risparmio energetico e idrico, riduzione dei rifiuti e sostegno alla comunità locale.
Anche in hotel, infine, la tecnologia è risultata più presente. Con lo smartphone si è fatto il check-in e si è aperta la porta della camera. Si sono visti sistemi di domotica che regolano la ventilazione e il raffrescamento. E in alcune parti del mondo erano in servizio (in via sperimentale) i primi robot-concierge che hanno accolto i clienti, li hanno accompagnati nelle loro stanze e hanno risposto ad alcune esigenze di base.
Soggiorni “green”
La terza tendenza è relativa a una sempre più marcata attenzione per l’ambiente e la sostenibilità, che si è riflessa in un rinnovato interesse a prediligere mete “green” e strutture ricettive rispettose della natura circostante, realizzate con materiali eco-sostenibili e votate al riciclo e alla riduzione degli sprechi. Un bisogno tipico, dicono gli osservatori, delle generazioni più giovani, ma che quest’anno è stato amplificato dalla crisi energetica e dai rincari delle materie prime.
In Piemonte, per esempio, è stato da poco inaugurato un eco-resort che si impegna a utilizzare soltanto fonti energetiche sostenibili, ha un sistema di recupero dell’acqua piovana, non usa plastica monouso e offre una ristorazione a chilometro zero, con materie prime biologiche ed esclusivamente locali.
Il più noto brand italiano dell'ospitalità wellness extra lusso, invece, nelle sue Spa propone solo prodotti della linea cosmetica vegana e cruelty free. E anche gli edifici sono alimentati da energia rinnovabile e autoprodotta.
A cura di OFNetwork
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