db Magazine May 2, 2023

Nel 2022 il mercato italiano dell’Internet of Things continua la sua corsa

Secondo i dati dell’Osservatorio tematico della School of Management del Politecnico di Milano, si sono superati 8 miliardi di euro di valore.

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Il mercato italiano dell’Internet of Things è cresciuto anche nel 2022, mettendo a segno un +13% rispetto al 2021, raggiungendo un valore di 8,3 miliardi di euro.

Si tratta della prima volta che questo mercato supera 8 miliardi di euro ed è riuscito a farlo in un anno particolare, segnato dai problemi legati alla carenza di semiconduttori e di materie prime, oltre che dall’instabilità economica e politica della guerra in Ucraina.

Secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio dell’Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, in particolare, tra i diversi ambiti IoT, la fetta più grande del mercato è rappresentata dalla Smart Car, con un fatturato di 1,4 miliardi di euro, pari al 17% del totale.

Al secondo posto, le applicazioni IoT nel mondo utility (Smart Metering e Smart Asset Management) con 1,37 miliardi di euro, in crescita ma ormai prossime alla saturazione: nel 2022 sono stati installati altri 1,1 milioni di contatori gas connessi in utenze domestiche (84% del parco complessivo) e 1,7 milioni di smart meter elettrici di seconda generazione (64% del totale).

Seguono poi Smart Building (1,3 miliardi), Smart City (830 milioni), Smart Factory (780 milioni), Smart Home (770 milioni), Smart Logistics (715 milioni) e Smart Agriculture (540 milioni).

A livello percentuale, gli ambiti che stanno crescendo di più sono Smart Agriculture (+32%)Smart Factory (+22%) e Smart Building (+19%).

Dalla ricerca emerge inoltre che gli oggetti connessi attivi in Italia sono 124 milioni, poco più di 2,1 per abitante. A fine 2022 si contano 39 milioni di connessioni IoT cellulari (+5% rispetto al 2021) e 85 milioni di connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+15%). Tra queste, una spinta significativa arriva dalle reti LPWA (Low Power Wide Area) che vedono una crescita del 20% in un anno, passando da 2 a 2,4 milioni di connessioni. Anche quest’anno, la spinta maggiore sul mercato viene data proprio dalle applicazioni che utilizzano tecnologie di comunicazione non cellulari, 4,5 miliardi di euro, +15%. Crescita più contenuta, pari al +11%, per le applicazioni che sfruttano la connettività cellulare, il cui valore di mercato arriva toccare quota 3,8 miliardi di euro.

A cura de Il Sole 24 Ore

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