db Magazine
May 16, 2023
Lo smart working fa bene alla qualità della vita e all’ambiente: lo confermano alcuni studi
I ricercatori dell’Enea ne sono convinti: il risparmio di CO2 che si ottiene grazie al lavoro da remoto è quantificabile.
Una recente ricerca, infatti, ha stimato che per ogni lavoratore rimasto a casa almeno due giorni a settimana le emissioni si sono ridotte di un totale di 600 kg in un anno (pari a -40%). E non è tutto.
Lo smart working ha innumerevoli benefici: per le aziende, per i lavoratori e (anche) per l’ambiente. A dimostrarlo è uno studio targato Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) relativo all’impatto ambientale del lavoro a distanza.
Sono state prese in esame 4 città italiane - Roma, Torino, Bologna e Trento - nel quadriennio 2015 - 2018. I risultati della ricerca sono sorprendenti. Ogni lavoratore che ha trascorso due giorni a settimana fuori dall’ufficio ha evitato l’emissione di 600 kg di CO2 in un anno. Facendo segnare un risparmio di 150 ore in termini di tempo, 3.500 km di distanza percorsa e 237 litri di gasolio o 260 di benzina. Ma i vantaggi dello smart working non si fermano qui. L’analisi ha mostrato, inoltre, una riduzione di ossidi di azoto a persona al giorno, così come di monossido di carbonio, PM10 e PM2,5, con valori differenti a seconda delle città.
Smart working come strumento di cambiamento
Nel nostro Paese i trasporti producono oltre il 25% delle emissioni totali nazionali di gas a effetto serra: il 93% proviene da quello su gomma, con le auto al primo posto. In base alle risposte di un campione di 1.269 smart worker della PA, che per andare al lavoro usano un mezzo privato, nelle 4 città prese in esame ogni giorno di lavoro a distanza permetterebbe di evitare 6 kg di emissioni di CO2 nell’atmosfera. Oltre che di risparmiare 85 megajoule di carburante.
Ma i ricercatori hanno sottolineato anche un altro aspetto. Nei giorni di smart working, per gli spostamenti extra-lavorativi, il 24,8% del campione ha dichiarato di aver scelto mezzi più sostenibili, come il trasporto pubblico o la bicicletta. L’8,7% ha modificato le proprie scelte in favore del mezzo privato, mentre il 66,5% ha lasciato immutate le proprie opzioni di mobilità. Il lavoro agile e, in generale, le forme di lavoro a distanza, possono diventare un efficace strumento per favorire il cambiamento. Contribuiscono, infatti, a ridurre il traffico e l’inquinamento, dando nuova linfa a quartieri altrimenti considerati semplici “dormitori”.
I vantaggi dello smart working per aziende e lavoratori
Secondo l’Osservatorio smart working del Politecnico di Milano, il lavoro da remoto produce un impatto significativo sulla qualità della vita, sia privata che professionale. Innanzitutto, aumenta il tempo da dedicare alla famiglia o ad attività extra-lavorative e, quindi, crescono la soddisfazione e la motivazione. Ma è un investimento anche per le stesse aziende che possono contare sulla crescita della produttività e sulla riduzione dell’assenteismo.
A cura di OFNetwork
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