Il 57% delle società italiane promosse in sostenibilità
Le aziende italiane sono ben posizionate nella sostenibilità, grazie in particolare alle banche e alle utilities, che occupano i primi posti a livello europeo, come rilevato nel rapporto annuale di Standard Ethics.
La maggioranza delle aziende italiane è promossa in sostenibilità. Secondo il rapporto annuale di Standard Ethics, circa il 57% delle aziende che costituiscono l’SE Italian Index ha un ‘Sustainable Grade’, ovvero rating “EE+, EE, EE-”, nella scala dell’agenzia che va da un massimo di “EEE” e un minimo di “F”.
Il risultato è dovuto soprattutto alle banche e alle utilities, che occupano i primi posti a livello europeo. Tra i maggiori paesi europei, la Gran Bretagna guida la graduatoria con il 72% delle società con una valutazione sostenibile. Segue la Germania con il 65%.
Italia e Francia sono al 57%, quando la Spagna è più staccata al 44%.
Tra gli altri Paesi menzionati nello studio, l’Olanda svetta con il 72%, davanti alla Svizzera con il 55% e al Belgio con il 45%.
Andando a guardare i settori, in Italia spicca quello bancario che per Standard Ethics è un “caso virtuoso della sostenibilità”. I dati mostrano che il 75% delle banche italiane è conforme agli standard di Sostenibilità definiti da Ue, Onu e Ocse.
Una quota molto alta se paragonata a quella raggiunta dallo SE European Banks Index, in cui solo il 51% ha un Sustainable Grade.
Un altro fiore all’occhiello della sostenibilità italiana sono le multi-utilities e le Utilities. Tornando all’SE Italian Index, che ha 40 componenti, i settori più rappresentati oltre al bancario (20%) e alle utilities (15%), sono l’automotive (8%) e le assicurazioni (8%).
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