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db Magazine November 24, 2022

I comportamenti (di tutti i giorni) che fanno bene all’ambiente

Gli italiani sono sempre più sensibili alla sostenibilità ambientale. Soprattutto i più giovani. E cresce il numero di persone disposte ad attuare azioni concrete per ridurre il più possibile la propria impronta ecologica. C’è il navigatore che cerca percorsi “green”. La moda attenta all’ambiente. E ancora, il social housing e le app per evitare gli sprechi alimentari.

Gli italiani hanno sempre più a cuore le tematiche ambientali. Non solo i giovanissimi appartenenti alla cosiddetta Generazione Z, da sempre più propensi ad attuare comportamenti che impattino il meno possibile. Ma, di recente, anche i loro predecessori, i Millennials e i loro genitori, hanno dimostrato un interesse crescente per il pianeta.
Non a caso, si legge nell’ultimo report realizzato da Edison e Censis dal titolo “Ambiente, energia e consumi: italiani pronti a cambiare stile di vita”, la sensibilità per la sostenibilità nel 2022, è salita al primo posto tra gli aspetti che gli italiani reputano prioritari. Merito (o colpa) anche della difficile congiuntura attuale, caratterizzata da un aumento dei costi delle bollette di luce e gas, che hanno portato a rivedere i propri comportamenti nell’ottica di una necessaria riduzione dei consumi.

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Ma anche sul lungo periodo questa situazione sembra aver portato a conseguenze difficilmente reversibili. E cresce la propensione ad attuare, dentro e fuori le mura domestiche, atteggiamenti che possano in qualche modo contribuire a ridurre il proprio apporto di emissioni. Ecco alcuni esempi. 

La mobilità “green” 

Quello del trasporto su strada è sempre stato uno dei settori in assoluto più inquinanti. E mentre cresce la propensione ad acquistare veicoli elettrici o di micro-mobilità (come i monopattini) o ad utilizzare maggiormente i mezzi pubblici, stanno anche nascendo le prime app in grado di monitorare il consumo di carburante per le automobili private. Così, per esempio, c’è il navigatore che indica il percorso più “verde” e prevede il consumo minore. È stato poi lanciato un applicativo che trova i parcheggi per le auto elettriche e un altro che indica il percorso più veloce per raggiungere la colonnina di ricarica più vicina. 

L’economia diventa circolare 

Sempre più diffuso anche quel particolare modello di produzione e consumo votato al riciclo e al riuso. Sono già molto diffuse, infatti, le cosiddette app “anti-spreco” per acquistare cibo fresco a prezzo scontato che altrimenti verrebbe buttato a fine giornata. Anche l’alta moda sta iniziando a scoprire questo mercato: alcune delle più importanti griffe del mondo hanno iniziato a mettere in vendita articoli di seconda mano firmati. Mentre dalla Francia è partito un progetto per il recupero delle scarpe che non vengono più utilizzate, o almeno le parti e i materiali di esse che è possibile riciclare.

Si inserisce sempre nell’ottica dell’economia circolare anche il social housing. Un progetto partito a Milano prevede l’utilizzo di strutture in calcestruzzo presenti negli edifici abbandonati per la realizzazione di un nuovo complesso immobiliare. Mentre, volendo, si può anche risparmiare su arredi ed elettrodomestici noleggiandoli. 

A cura di OFNetwork